Uno scambio di opinioni in tema di imputabilità minorile alla luce della recente proposta di legge
Abstract. Lo scorso 7 febbraio, è stata presentata alla Camera dei Deputati una proposta di legge (A.C. 1580 – Cantalamessa ed altri)[1] volta a modificare l’attuale formulazione dell’art. 97 c.p. nel senso di ridurre il limite di età per l’imputabilità del soggetto minorerenne da quattordici a dodici anni. Affrontare una questione di straordinaria delicatezza quale è quella oggetto della presente proposta di legge richiede, a nostro avviso, l’adozione di un approccio integrato, suscettibile di mettere in relazione le opportune valutazioni di tipo penalistico e criminologico con le indicazioni provenienti da diversi campi del sapere extragiuridici. Pertanto, abbiamo chiesto un gruppo di esperti in svariate materie (dal diritto, alla criminologia, alla filosofia, alla semiotica, alla psicologia, alla psicoanalisi, alle neuroscienze e alle scienze computazionali) di condividere, ciascuno con riferimento al proprio settore di competenza, le proprie riflessioni in materia di imputabilità degli adolescenti e dei preadolescenti a partire dalla citata posposta di legge. Abbiamo sottoposto a tutti gli intervistati i medesimi quesiti, ossia:
i) dal Suo punto vista professionale, ritiene che sia sensato abbassare la soglia di imputabilità penale del minorenne autore di reato da 14 anni (soglia attuale) a 12 anni? Perché?
ii) nel caso in cui la proposta dovesse tradursi in legge, quali sono, dal punto di vista scientifico, i possibili rischi o, viceversa, i vantaggi (a seconda della risposta data in precedenza) della sua entrata in vigore?
iii) Eventuali suggerimenti in proposito?
Il presente documento contiene una sintesi ragionata delle risposte ricevute e delle considerazioni formulate dai nostri intervistati.
SOMMARIO: 1. Sulla presunta maggiore maturità dei minori di oggi rispetto al passato. – 2. Il problema della variabilità del livello di maturazione degli adolescenti e cause di tale variabilità. – 3. Sulla necessità di un approccio multidimensionale e multilivello al problema dell’imputabilità minorile. – 4. Le conclusioni degli intervistati in ordine alla presente proposta di legge. – 5. Le possibili soluzioni alternative e i suggerimenti formulati dagli intervistati in relazione al problema dell’imputabilità minorile. – 5.1. La necessità di un approccio metodologico integrato. – 5.2. In particolare: il possibile apporto delle neuroscienze. – 5.3. Il potenziamento degli strumenti giuridici già esistenti.
In particolare, sono stati coinvolti nel presente lavoro i seguenti Autori, a cui va il nostro più sentito ringraziamento per la disponibilità dimostrata e per la preziosa collaborazione:
Nella sezione Interviste, è inoltre disponibile la versione integrale degli interventi di alcuni degli esperti coinvolti, cui è possibile accedere altresì cliccando sui singoli link qui sotto:
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[1] Cfr. il testo della proposta di legge recante “Modifiche al codice penale e alle disposizioni sul processo penale a carico di imputati minorenni, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 settembre 1988, n. 448, in materia di imputabilità dei minori e di pene applicabili a essi nel caso di partecipazione ad associazione mafiosa” (1580).