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02.02.2022
Clementina Salvi

È il momento di slegare

L’abuso delle pratiche di contenzione meccanica in psichiatria: in attesa di Strasburgo

Fascicolo 2/2022

Abstract. Il 17 novembre 2021, la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha comunicato al governo italiano il ricorso presentato nell’interesse di un giovane paziente psichiatrico, all’epoca dei fatti appena diciannovenne, sottoposto a regime di contenzione meccanica per ben nove giorni consecutivi, in palese violazione dell’articolo 3 della Convenzione, che sancisce il divieto di trattamenti inumani e degradanti. Per la prima volta la Corte mette l’Italia sotto sorveglianza sulla contenzione meccanica in psichiatria, pratica profondamente lesiva di beni tutelati dall’ordinamento al più elevato livello: la libertà personale e la dignità dell’individuo. L’approdo più recente della Corte di Cassazione ne giustifica l’uso solo come extrema ratio in casi di assoluta gravità ed urgenza, per il tempo necessariamente funzionale ad impedire un danno grave al paziente stesso o a terzi. Eppure, la contenzione meccanica continua ad essere utilizzata di frequente nella gestione nei servizi psichiatrici, anche per molti giorni consecutivi, come nel caso del ricorrente. Nell’attesa degli ulteriori sviluppi in seno a Strasburgo, il presente contributo ha l’obiettivo di mettere in luce la tendenza nella prassi giudiziaria a giustificare e minimizzare l’abuso di pratiche di contenzione meccanica. Il caso pendente dinnanzi alla Corte di Strasburgo è emblematico di questo atteggiamento nelle aule di giustizia.

SOMMARIO: 1. Premessa. – 2. La contenzione meccanica in psichiatria. –  3.  Il vuoto normativo nel diritto interno e i principi sovranazionali. –  3. 1. Illiceità, antigiuridicità e tipicità della contenzione meccanica. –  3. 2. La tesi della contenzione meccanica come potere-dovere dello psichiatra e le sue critiche. –  3.3. L’approdo della giurisprudenza di legittimità: extrema ratio e stato di necessità. –  4. Il caso sottoposto alla Corte Edu. –  5. Riflessioni conclusive.

 

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Per leggere le osservazioni del dott. Riccardo Targetti, Procuratore della Repubblica f.f. presso il Tribunale di Milano, in merito al contributo, clicca qui.

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