Paure e gabbie, perché la giustizia non subisca le infiltrazioni della vendetta

Per il prossimo venerdì 25 ottobre, la Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia ha organizzato il II Festival della comunicazione dal carcere e sulla pena, intitolato “Paure e gabbie, perché la giustizia non subisca le infiltrazioni della vendetta”.

«L’informazione, soprattutto quella legata alla cronaca nera e giudiziaria, può avere un peso enorme nell’alimentare la paura, invece che aiutare a CAPIRE», si legge nel documento recante il programma provvisorio del Festival; «quello che proponiamo è allora un percorso per provare a vedere gli ambiti nei quali la rabbia rispetto ai reati, se non affrontata, dà spazio a una giustizia vendicativa. E finisce per creare nuove gabbie, meno libertà, più odio e una qualità della vita peggiore per tutti».

L’appuntamento è presso lo Spazio Agorà di Viale Alemagna 6, a Milano, dove, a partire dalle ore 9:30 e fino alle 17:30, sarà possibile ascoltare le relazioni e le testimonianze di Fiammetta Borsellino, figlia minore del magistrato Paolo Borsellino (“La fretta di trovare un colpevole, l’emergenza cattiva consigliera”), Edoardo Albinati, scrittore, vincitore del premio Strega 2016 (“Odiatori in servizio permanente e pensieri infami”), Elena Valdini, giornalista e scrittrice (“I reati della strada, tra conflitti irrisolti e bisogno di mediazione”), Silvia Buzzelli, Professore associato di diritto processuale penale presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca e Francesco Zacchè, Professore associato di Diritto processuale penale presso la medesima Università (“La nuova legge penitenziaria: meno misure alternative meno sicurezza”), Davide Galliani, Professore associato di diritto pubblico all’Università degli Studi di Milano (“La gabbia dell’ergastolo ostativo”), Luigi Ferrarella, giornalista, inviato del Corriere della sera, (“Processi, vittime e carnefici: cinici strumenti di consenso”), Antonella Calcaterra, avvocato penalista della Camera penale di Milano, criminologa, esperta in diritto penitenziario (“La paura che si nutre di cattiva informazione”).

Porteranno inoltre la propria esperienza in tema di comunicazione dal carcere Juri Aparo e il Gruppo della Trasgressione e, a seguire, Pietro Buffa, Provveditore dell’Amministrazione Penitenziaria per la Lombardia. Interverranno infine, per un saluto, Lorenzo Lipparini, assessore a partecipazione e cittadinanza attiva, Comune di Milano, e Francesco Maisto, Garante dei diritti delle persone detenute o private della libertà del Comune di Milano.

Per scaricare il programma provvisorio, clicca su “apri allegato”.