01 Settembre 2021
Redazione

Il processo ENI-Shell – pubblicate le motivazioni della sentenza e gli atti di appello

Le trascrizioni e i principali atti del processo

In considerazione dell’indubbio interesse mediatico del procedimento, pubblichiamo in questa pagina le trascrizioni delle udienze di istruttoria del processo celebrato avanti alla settima sezione penale del Tribunale di Milano sulla vicenda della presunta maxi-tangente da 1,1 miliardi di dollari pagata dalle società petrolifere ENI e Shell al governo nigeriano per l’ottenimento della licenza del giacimento “Opl 245”, unitamente al testo integrale della sentenza di assoluzione degli imputati, pronunciata all’udienza del 17 marzo 2021 (motivazioni depositate in data 9 giugno 2021) e ai successivi atti di appello presentati dal Pubblico Ministero e dalla parte civile Repubblica Federale della Nigeria, rispettivamente in data 27 luglio e 28 luglio 2021.

Ringraziamo il Collegio giudicante per aver consentito a Diritto Penale e Uomo di accedere agli atti del fascicolo e ricordiamo che sul sito internet di Radio Radicale è inoltre possibile ascoltare la registrazione di ciascuna udienza.

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Nel marzo 2018, dinanzi al Tribunale di Milano in composizione collegiale, Presidente Dott. Marco Tremolada, ha avuto inizio il processo relativo alla vicenda dello scandalo anche noto come “Tangenti Nigeria” che pende nei confronti di esponenti del management delle società ENI S.p.A. – tra cui, fra gli altri, Paolo Scaroni, all’epoca dei fatti amministratore delegato di ENI S.p.A., e Claudio Descalzi, Direttore Generale della Divisione Exploration & Production di ENI –, e Royal Dutch Shell Plc, entrambe imputate ai sensi del D.Lgs. 231/2001, nonché di mediatori ed esponenti del governo nigeriano, tutti imputati con l’accusa di corruzione internazionale.

Per conoscere in dettaglio gli addebiti mossi a ciascun imputato, vi invitiamo a leggere il decreto che dispone il giudizio a firma del GUP milanese Dott.ssa Giusy Barbara.

Nel mese di settembre 2018 ha avuto inizio l’istruttoria, condotta dal Collegio con cadenza quasi settimanale. Utilizzando i link pubblicati di seguito, costantemente aggiornati, è possibile accedere ai file .pdf relativi alla trascrizione delle udienze nelle quali è stata svolta attività istruttoria.

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Udienze dedicate alla deposizione dei testimoni:

26 settembre 2018

28 settembre 2018

3 ottobre 2018

10 ottobre 2018

17 ottobre 2018

26 ottobre 2018

31 ottobre 2018

7 novembre 2018

5 dicembre 2018

12 dicembre 2018

19 dicembre 2018

9 gennaio 2019

16 gennaio 2019

23 gennaio 2019

30 gennaio 2019

6 febbraio 2019

20 febbraio 2019

27 febbraio 2019

6 marzo 2019

20 marzo 2019

 

Udienze di deposizione dei consulenti:

3 aprile 2019

4 aprile 2019

10 aprile 2019

17 aprile 2019

6 maggio 2019

15 maggio 2019

29 maggio 2019

4 giugno 2019

12 giugno 2019

 

Esame degli imputati:

26 giugno 2019

17 luglio 2019

22 luglio 2019

23 luglio 2019

24 luglio 2019

 

Deposizioni dei testimoni citati dai responsabili civili:

11 settembre 2019

28 settembre 2019

 

Deposizioni dei testimoni delle difese:

25 settembre 2019

2 ottobre 2019

30 ottobre 2019

6 novembre 2019

13 novembre 2019

20 novembre 2019

11 dicembre 2019

 

L’udienza del giorno 29 gennaio 2020 è stata dedicata alla deposizione, tra gli altri, del teste Chinonyerem, indicato dall’imputato Armanna Vincenzo.

 

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All’udienza celebrata il giorno 5 febbraio 2020, il Collegio ha dichiarato chiusa l’istruttoria dibattimentale.

Nel corso dell’udienza, il Pubblico Ministero ha provveduto al deposito dei seguenti atti, provenienti dal fascicolo del procedimento penale n. 12333/17 r.g.n.r.:

Le udienze di discussione originariamente previste per il 25 marzo e il 1 aprile sono state rinviate a causa dell’emergenza sanitaria.

Pertanto, la requisitoria dei Pubblici Ministeri si è tenuta nelle udienze del 2 luglio e del 21 luglio.

All’udienza successiva, celebrata il 9 settembre, si è svolta la discussione della parte civile, Repubblica Federale di Nigeria.

Il 21 settembre, la parola è passata alla difesa dell’imputato Armanna (avv. Staniscia), cui ha fatto seguito, all’udienza del 30 settembre, la discussione dell’avv. De Castiglione, difensore dell’imputato Scaroni.

In data 14 ottobre, si è tenuta la discussione della difesa dell’imputato Descalzi (avv. Severino).

All’udienza del successivo 25 novembre, hanno discusso le difese Pagano (avv. Rinaldini), Bisignani (avv. Franchini) e Falcioni (avv. Schiaffino).

All’udienza del 2 dicembre, hanno quindi preso la parola i difensori degli imputati Agaev (avv. D’Alessandro) ed Etete (avv. Secci).

La settimana successiva, mercoledì 9 dicembre, hanno discusso le difese degli imputati Brinded (avv. Calleri), Colegate e Colpestone (avv. Bianchi), e Robinson (avv. Padovani).

La discussione è quindi proseguita all’udienza del 16 dicembre, nel corso della quale ha preso la parola il difensore dell’imputato Casula (avv. Fornari).

Il 13 gennaio 2021, i Pubblici Ministeri hanno provveduto al deposito della propria memoria conclusiva.

Alla successiva udienza del 20 gennaio, hanno discusso, nell’ordine: i) l’avv. Alleva, ancora per l’imputato Casula, ii) l’avv. Diodà per la società ENI, imputata ex d.lgs. 231/2001 e responsabile civile, iii) gli avv.ti Cova e Mucciarelli per la società Shell, anch’essa imputata ex d.lgs. 231/2001 e responsabile civile.

La prima udienza del mese successivo, celebrata il 3 febbraio, è stata dedicata alle repliche del Pubblico Ministero e della parte civile (avv. Lucia).

A seguire, all’udienza del 17 marzo, l’avv. De Castiglione (difesa Scaroni), l’avv. D’Alessandro (difesa Agaev) e l’avv. Secci (difesa Etete) hanno presentato le proprie osservazioni di replica.
Al termine degli interventi, il Giudice ha dato lettura del dispositivo della sentenza di assoluzione di tutti gli imputati per insussistenza del fatto. Le motivazioni della sentenza sono state depositate in data 9 giugno 2021.

In data 27 luglio, il Pubblico ministero ha presentato appello avverso la sentenza.

Il 28 luglio, anche la parte civile Repubblica Federale della Nigeria ha depositato il proprio atto di appello.

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