Il problema è come possa esistere l’esperienza cosciente di una volta celeste perfettamente blu, o perfettamente buia, o perfettamente stellata, quando tutto ciò che accade è lo scaricare cieco di un’accozzaglia di neuroni dentro il cranio
« […] Al fronte più avanzato della ricerca, molti neuro-scienziati cognitivi sono stati e restano consapevoli dei limiti dello studio della coscienza e dell’autocoscienza».
Il cervello usa le proprie facoltà cognitive per capire sé stesso e nessuno, dice Singer, è sicuro della riuscita di una simile impresa.