Neuroscience and criminal judges
In questo sesto e ultimo capitolo dell’intervista, Adrian Raine si avventura nel campo dei rapporti tra neuroscienze e diritto penale, per interrogarsi, in particolare, sulle possibili riforme da introdurre nei sistemi di giustizia penale alla luce delle nuove conoscenze neuroscientifiche riguardanti i limiti della nostra libertà di azione e di pensiero, sull’atteggiamento tendenzialmente mostrato dai giudici penali dinanzi alle prove biologiche e sulle criticità derivanti dall’impiego delle stesse al fine di effettuare giudizi di responsabilità penale.
Guarda i precedenti capitoli dell’intervista:
cap. 1 “Origini e cause del comportamento criminale”
cap. 2 “Nel cervello di uno psicopatico”
cap. 3 “Trattamenti su base biologica per ridurre e prevenire i comportamenti violenti”
cap. 4 “Gradi della colpevolezza: il problema del libero arbitrio”
cap. 5 “Previsione e prevenzione“
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