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06.10.2021
Fabio Fiorentin

Punizione o riparazione?

La giustizia riparativa nella fase esecutiva della pena: luci e ombre nella prospettiva della riforma “Cartabia”

Fascicolo 10/2021

Abstract. Il presente contributo si inserisce nel dibattito sulla giustificazione e sullo scopo della pena, prendendo in esame gli sforzi – a volte contraddittori, spesso parziali – che la giurisprudenza, in assenza di una adeguata cornice normativa, ha sviluppato per fornire una risposta alla domanda di giustizia della vittima del reato.
La recente riforma del processo penale pone tra i suoi capisaldi una riforma organica della giustizia riparativa, destinata a diventare – nella prospettiva del legislatore – un aspetto fondamentale caratterizzante il nuovo volto del processo penale in Italia, superando tanto l’ideologia della retribuzione quanto le finalità di prevenzione, generale e speciale.
 Se è vero che il carcere continua a rappresentare una soluzione irrinunciabile nei casi più gravi che impongono il prevalere delle esigenze di difesa sociale nei confronti degli autori di reato la cui pericolosità richiede di essere neutralizzata, sono ormai molte le voci critiche rispetto a un modello di esecuzione incentrato sul ricorso alla pena carceraria tradizionale, mentre si fa strada la prospettiva di una sorta di “rivoluzione copernicana” che pone in rilievo la posizione della vittima nella giustizia penale, dunque della giustizia riparativa, che mette al centro il rapporto tra il reo e la vittima: la riparazione del male inferto con il reato attraverso un itinerario che, attraverso l’imprescindibile “rituale” del processo, e l’attività di mediazione, consenta una ricomposizione della ferita rappresentata dal danno – non solo materiale – arrecato alla vittima del reato.
 La giustizia riparativa, nella prospettiva della “riforma Cartabia” si pone – in questa prospettiva- come modello complementare alla giustizia sanzionatoria all’interno del sistema penale, caratterizzando non solo il plesso della giustizia minorile e delle competenze del giudice di pace, ma anche il processo penale, in particolare attraverso l’istituto della sospensione del procedimento con messa alla prova dell’imputato, che prevede, tra i suoi contenuti, la mediazione tra reo e vittima.

SOMMARIO: 1. Punizione o riparazione? – 2. Un percorso irto di difficoltà tra carenze normative e ostacoli culturali. – 3. La vittima nell’esecuzione penale. – 4. La “scorciatoia riparatoria”. – 5. Prescrizioni riparative e affidamento in prova al servizio sociale. – 6. Il conflitto con la finalità rieducativa: un timore infondato? – 7. L’esigenza di una riforma organica della giustizia riparativa. – 8. De jure condendo: il volto della giustizia riparativa emergente dalla “riforma Cartabia”. – 9. In conclusione.

Questo articolo è stato sottoposto in forma anonima alla valutazione di due revisori esperti, con esito favorevole.

 

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