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25.03.2020
Redazione

Il fondamento della neuropsicoanalisi

«Credo che la scienza psicologica non verrà mai rimpiazzata dalla scienza fisica […]».

La mente non è meno reale del cervello […]

«Con queste conclusioni non sto dicendo niente di nuovo. Sto solo ribadendo quel che Freud, lui stesso neuroscienziato, ci ha insegnato più di cento anni fa, quando ha tentato di comprendere i sintomi mentali dei suoi pazienti neurologici».

Freud […], basandosi sull’osservazione dei cambiamenti mentali nei casi con lesioni all’emisfero sinistro del cervello, giunse alla conclusione che non sarebbe mai stato possibile ridurre la realtà psichica alla realtà materiale

«Questo assunto […], oltre a portare alia nascita della psicoanalisi, ebbe un effetto rilevante sui successivi sviluppi scientifici […]».

 

Se procediamo lentamente e con cautela, senza dimenticare i principi di base su cui si fonda la nostra disciplina, […] potremo costruire un sapere in cui sarà compreso il modo in cui ciò che abbiamo scoperto sulle profondità della mente correli con do che sappiamo sul cervello, senza che sia necessario sacrificare nessuna preziosa intuizione ricevuta in eredità dai pionieri della nostra disciplina.

M. Solms, Cosa prova il cervello. Scritti di neuropsicoanalisi, Astrolabio, 2017, pp. 79-80

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