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La teoria di livello intermedio della coscienza, proposta da Jackendoff […] postula che il mondo interiore di pensieri e di concetti sia nascosto per sempre alla coscienza, come lo e il mondo esterno, quello fisico, corpo incluso

Una conseguenza di questa ipotesi e che molti aspetti dei processi cognitivi di livello elevato, come la presa di decisioni, la pianificazione e la creatività, travalicano i limiti della coscienza. Queste operazioni so no eseguite dall’omuncolo non cosciente, residente nella parte anteriore del prosencefalo, il quale riceve informazioni dalle regioni sensoriali situate nel cervello posteriore, e invia le sue risposte al sistema motoria.

Un’ulteriore conseguenza e che non siete direttamente coscienti dei vostri pensieri, ma solo di una loro ri-presentazione in termini di qualità sensoriali, in particolare l’imagery visivo e il linguaggio interiore […].

Il quadro che emerge da tutto questa e di notevole eleganza nella sua simmetria.

Voi non potete mai conoscere direttamente il mondo esterno. Piuttosto, siete coscienti dei risultati di alcune computazioni eseguite dal vostro sistema nervoso su una o più rappresentazioni del mondo

Analogamente, non potete conoscere i vostri pensieri più reconditi, ma siete consapevoli solo delle rappresentazioni sensoriali associate a queste attività mentali.

Se ciò è vero, profonde saranno le implicazioni per il progetto ormai millenario della filosofia occidentale, racchiuso nell’adagio Conosci te stesso.

C. Koch, Alla ricerca della coscienza. Una prospettiva neurobiologica, UTET, 2007, pp. 383-384.

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