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31.01.2020
Lucio Camaldo

Meno carcere per tutti i condannati minorenni

La prima pronuncia d’illegittimità costituzionale del nuovo ordinamento penitenziario minorile

Fascicolo 1/2020

Abstract. Si analizza la decisione n. 263 del 2019, con cui la Corte costituzionale è intervenuta, per la prima volta, in relazione al nuovo ordinamento penitenziario minorile, dichiarando illegittima la disposizione che impedisce automaticamente ai condannati, che abbiano commesso nella minore età alcuni specifici e gravi delitti (c.d. reati ostativi), l’accesso alle “misure penali di comunità” e agli altri benefici, consentendo così al tribunale di sorveglianza una valutazione individualizzata per gli autori di reato minorenni, senza che assuma rilevanza il tipo di reato commesso.

 

SOMMARIO: 1. Il nuovo ordinamento penitenziario minorile e la preminenza delle misure penale di comunità. – 2. La preclusione del trattamento extra moenia nei confronti dei condannati per determinati reati e le censure sollevate dal giudice remittente. – 3. Le ragioni della decisione d’illegittimità costituzionale della norma censurata. – 4. Considerazioni conclusive.

 

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Per leggere la sentenza di Corte cost., 6 dicembre 2019, n. 263, in commento, clicca qui.

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