01 Luglio 2020
Redazione

Relazione annuale del Garante nazionale dei diritti dei detenuti

Relazione al Parlamento 2020

Il 26 giugno u.s., presso l’Aula Magna della Scuola di Lettere, Filosofia e Lingue dell’Università degli Studi Roma Tre, il Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale ha presentato la Relazione al Parlamento per il 2020, in concomitanza con la Giornata internazionale per la lotta contro la tortura.

Hanno assistito alla presentazione della Relazione, svolta dal Presidente (Mauro Palma) e dalle componenti del Collegio del Garante (Daniela de Robert ed Emilia Rossi), la Presidente della Corte Costituzionale (Marta Cartabia), il Ministro della Giustizia (Alfonso Bonafede) il Ministro dell’Interno (Luciana Lamorgese), nonché la Vice Presidente del Senato (Anna Rossomando).

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Nel corso della presentazione, il Presidente del Collegio del Garante ha ricordato che:

Abbiamo imparato – purtroppo proprio attraverso l’esperienza vissuta nel nostro Paese diciannove anni fa – come la tortura possa presentarsi anche laddove non vi sia una situazione tecnicamente definibile come conflitto, perché il ricorso a maltrattamenti e tortura si può palesare quando si insinua un sentimento di negazione della persone di cui si è – seppur temporaneamente – custodi e responsabili. Per questo, l’introduzione del reato di tortura nel nostro codice penale, va salutato non solo come adempimento, quantunque tardivo, di un obbligo assunto sul piano internazionale, ma come atto di responsabilità, affinché comportamenti così gravi non corrano il rischio dell’impunità e al contempo si salvaguardi la dignità di tutti coloro che operano correttamente e dei loro Corpi di appartenenza”.

A questo proposito, si ricorda che il Garante nazionale, su mandato dell’ONU, è il Meccanismo di prevenzione della tortura nel nostro Paese, e a lui spetta osservare e rilevare i contesti nei quali vengono violati i diritti delle persone private della libertà personale.

A tale fine, il Garante, tra il marzo del 2019 e i primi mesi del 2020, ha visitato 70 luoghi di privazione della libertà in 15 regioni (Carceri, Istituti minorili, Centri per il rimpatrio, Residenze per anziani, Residenze per le misure di sicurezza psichiatriche, Hotspot, Servizi ospedalieri psichiatrici di diagnosi e cura, camere di sicurezza e luoghi di interrogatorio delle Forze dell’ordine) e ha monitorato 46 voli di rimpatrio forzato.

I Rapporti redatti a seguito delle suddette visite sono stati inviati alle Autorità competenti, e poi pubblicati, dopo l’eventuale risposta pervenuta, sul sito del Garante nazionale (per leggerli, clicca qui).

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Per scaricare il testo scritto della Relazione al Parlamento 2020, clicca sui link di seguito: Prima parteSeconda parte.

Un incontro di saperi sull’uomo e sulla società
per far emergere l’inatteso e il non detto nel diritto penale

 

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