Credits to Unsplash.com

Le situazioni sociali possono avere sul comportamento e sul funzionamento mentale di individui, gruppi e leader nazionali effetti più profondi di quanto non crederemmo possibile. Alcune situazioni possono esercitare un’influenza così potente su di noi da indurci a comportarci in modi che non avremmo previsto, che non avremmo mai potuto prevedere

«Il potere situazionale è importante soprattutto in contesti nuovi, in quelli, cioè, in cui le persone non possono fare appello a direttive precedenti per le loro inedite opzioni comportamentali. In tali situazioni le abituali strutture di ricompensa cambiano e le aspettative sono invalidate. Le variabili di personalità sono di scarsa utilità predittiva, perché dipendono dalle previsioni di azioni future elaborate sulla base di reazioni caratteristiche passate, in situazioni note, ma raramente nel tipo di situazione nuova che [si] affronta in quel momento […]. Pertanto, ogniqualvolta cerchiamo di comprendere la causa di un comportamento strano, insolito, nostro o altrui, dovremmo partire dall’analisi della situazione. Dovremmo dare la precedenza alle analisi disposizionali (geni, tratti di personalità, patologie personali, e così via) solo quando il lavoro di investigazione basato sulla situazione non riesce a trovare un significato. Il mio collega Lee Ross aggiunge che tale approccio ci invita a praticare la “carità attribuzionale”»

Ciò significa non partire attribuendo all’agente la colpa dell’atto ma piuttosto, caritatevolmente, indagando per prima cosa la scena, alla ricerca di determinanti situazionali dell’atto

P. Zimbardo, L’effetto Lucifero. Cattivi si diventa?, Raffaello Cortina, 2008, pp. 318-319.

“Ghosts of Abu Ghraib”, Rory Kennedy, HBO, 2007.

Altro

Un incontro di saperi sull’uomo e sulla società
per far emergere l’inatteso e il non detto nel diritto penale

 

ISSN 2612-677X (sito web)
ISSN 2704-6516 (rivista)

 

La Rivista non impone costi di elaborazione né di pubblicazione