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02.12.2020
Federico Carmelo La Vattiata

Intelligenza artificiale in ambito sanitario: valutazione del rischio e diritto penale

Fascicolo 12/2020

Contributo originariamente pubblicato all’interno del volume collettaneo Special Collection on Artificial Intelligence, edito dal United Nations Interregional Crime and Justice Research Institute (UNICRI), 2020, pp. 4 ss. Ringraziamo UNICRI per la gentile concessione editoriale.

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l presente contributo, del quale è stata autorizzata la ripubblicazione all’interno di questa Rivista, è parte integrante del volume collettaneo Special Collection on Artificial Intelligence, recentemente pubblicato dall’Istituto di ricerca sul crimine e la giustizia delle Nazioni Unite (UNICRI). UNICRI ha in tal modo voluto realizzare un’opera di carattere interdisciplinare su un argomento che, verosimilmente, impegnerà i giuristi nei prossimi anni. Occorrerà individuare, infatti, delicati punti di equilibrio tra diversi interessi, certamente non tutti aventi la medesima importanza avuto riguardo alle scale valoriali consacrate nelle Carte costituzionali e nelle Carte internazionali in tema di diritti umani, ma comunque meritevoli di protezione (sia pure di variabile intensità) da parte del diritto.

A ben vedere, la Special Collection rappresenta solo l’ultimo “tassello” del più ampio programma di ricerca dell’Istituto (in particolare dal suo Centre for Artificial Intelligence and Robotics) in materia di rapporti tra l’intelligenza artificiale (IA o AI) e il settore della giustizia penale. L’impegno profuso è testimoniato dalla pubblicazione di diversi lavori (oltre a quello in parola), tra i quali vanno rammentati: Artificial Intelligence: an overview on state initiative (luglio 2019); Artificial Intelligence and Robotics for Law Enforcement (marzo 2019); nonché Towards Responsible Artificial Intelligence Innovation (maggio 2020) – queste due ultime opere prodotte in collaborazione con INTERPOL –.

L’articolo qui ripubblicato, in particolare, analizza il tema della gestione dei rischi legati alle attività di produzione e impiego di sistemi di IA, con particolare riguardo alle applicazioni in ambito medico (segnatamente i Software as a Medical Device o SaMD). L’intento è quello di definire le questioni rilevanti sotto il profilo penalistico. A questo riguardo, viene indagata la tenuta delle categorie tradizionali del diritto penale di evento, a fronte di una così dirompente innovazione tecnico-scientifica. L’approccio adottato si contraddistingue per due elementi: l’interdisciplinarietà e il metodo della comparazione. Da quest’ultimo punto di vista, lo studio fa riferimento a tre tradizioni giuridiche differenti (quella di common law, quella tedesca e quella italiana), allo scopo di cogliere gli elementi ad esse comuni, senza con ciò ignorare i tratti differenziali. Infine, viene proposto un modello alternativo di AI-risk assessment, basato su una integrazione degli strumenti propri del diritto penale, del diritto civile e del diritto amministrativo. Invero, alla luce del principio del diritto penale come extrema ratio, una corretta calibratura delle sfere di rilevanza di tali settori dell’ordinamento garantirebbe la contemporanea tutela degli interessi, da un lato, dell’imputato/indagato a un processo equo e, dall’altro, delle vittime a una soddisfazione per i danni subiti.

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Abstract.  I progressi nel campo dell’intelligenza artificiale (IA) stanno modificando l’essenza delle cure mediche. Essi interessano sia il versante della diagnostica sia quello della terapeutica. La letteratura medica si è diffusamente soffermata sull’analisi dei vantaggi e dei rischi connessi all’IA. I ricercatori hanno riscontrato come le diagnosi precoci risultino essenziali per evitare il peggioramento delle condizioni di salute dei pazienti. Questo risultato può essere conseguito perfezionando le procedure di analisi dei dati sanitari tramite il ricorso a tecniche di IA. Tuttavia, per garantire la sicurezza dei dispositivi medici di IA, è fondamentale la loro valutazione clinica.
Il presente contributo mira a inquadrare e risolvere le questioni relative all’applicazione dell’IA in ambito sanitario dal punto di vista del diritto penale. Verranno indagate le tradizionali categorie del diritto penale, al fine di comprendere se sia possibile ricondurre i decessi e le lesioni occorsi in ragione dell’utilizzo di applicazioni mediche di IA a fatti-reato da prevenire e perseguire. La disamina sarà condotta secondo una prospettiva comparativa. All’esito dell’analisi, sarà possibile proporre un nuovo paradigma di valutazione del rischio connesso all’IA, basato sul ricorso integrato a misure di diritto penale, diritto civile e diritto amministrativo, allo scopo di assicurare un equilibrio tra i diritti fondamentali dell’imputato (garanzia di un processo equo) e delle vittime (diritto al risarcimento dei danni subiti).

SOMMARIO: 1. Introduzione. – 2. Linee guida etiche per un’intelligenza artificiale affidabile. – 3. L’IA nell’assistenza sanitaria. – 4. Interrogativi penalistici posti dall’uso dell’IA nell’assistenza sanitaria. – 5. Sistemi di IA come persone giuridiche. – 6. Sistemi di IA come strumenti: responsabilità dei produttori e degli utenti. – 7. Un nuovo paradigma. – 8. Conclusioni.

 

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ISSN 2612-677X (sito web)
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