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18.03.2020
Daniele Piccione

La Costituzione repubblicana contro la contenzione biomeccanica

Miti e archetipi della coercizione nel mondo psichiatrico, a dieci anni dal sacrificio di Francesco Mastrogiovanni. Critica dei recenti approdi giurisprudenziali

Fascicolo 3/2020

Abstract. Il saggio esplora la prospettiva costituzionalistica sul tema della contenzione fisica degli infermi e degli anziani. Ne dimostra l’assoluta illegittimità in difetto di una norma facoltizzante prevista dalla legge, come prescrive l’art. 13 della Carta fondamentale. Tale disposizione costituzionale, non a caso, pone a presidio di ogni limitazione della libertà fisica dell’individuo il principio di legalità sostanziale. Lo scritto si occupa poi di sfatare alcuni miti propalati muovendo da casi di scuola quali le microcontenzioni serventi atti terapeutici e le pratiche contenitive su richiesta degli interessati. Sgomberare il campo da questi equivoci è doveroso, specie alla luce dei punti di approdo della sentenza della Suprema Corte di Cassazione, in causa Mastrogiovanni, di cui si evidenziano talune condivisibili conclusioni argomentative, ma anche non lievi aporie nell’argomentazione, sul piano della teoria costituzionale e della pratica medica. Esclusa la natura di atto terapeutico così come la sfuggente riduzione di tali condotte privative della libertà a presidi cautelari, l’analisi si fonda su una definizione di contenzione biomeccanica che, se equivocata, può generare gravi aporie sul versante logico e della ricostruzione giuridica.

SOMMARIO: 1. Gli approdi di Corte di Cassazione, sent. 20 giugno 2018, n. 50497. – 2. La fallimentare ricerca di un fondamento legislativo primario legittimante le pratiche di contenzione biomeccanica. – 3. Le due tesi prese in considerazione dalla Suprema Corte circa la legittimità della contenzione. – 4. I quattro elementi definitori che delineano la pratica di contenzione biomeccanica. – 5. I casi limite della richiesta di contenzione e dell’immobilizzazione precauzionale. Loro effetto fuorviante per l’analisi giuridica. – 6. Le pratiche coercitive di fatto al cospetto del dettato costituzionale. – 7. Stato di necessità e condizioni di apparente a-nomia. – 8. Conclusione in merito alla illegittimità costituzionale delle condotte di contenzione biomeccanica.

 

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Per scaricare le motivazioni della sentenza di Cass. pen., sez. V, 20 giugno 2018, n. 50497, clicca qui.

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