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09.02.2022
Elisa Secchi Villa

Responsabilità medica e libertà personale del malato: profili di rilevanza penale della contenzione

Fascicolo 2/2022

Abstract. Il fenomeno della limitazione della libertà del malato, attraverso mezzi fisici, meccanici, farmacologici o ambientali, nonché il dubbio circa i confini della legittimità etica e giuridica di tale pratica, interessano trasversalmente il nostro sistema sanitario. In mancanza di una specifica disciplina legislativa, tale quesito va risolto con gli strumenti del diritto penale, interpretati alla luce dei principi costituzionali e del diritto internazionale in materia di libertà personale e diritto alla salute. In particolare, in dottrina e in giurisprudenza sono considerate dirimenti il problema le norme del codice penale sulle cause di giustificazione; vi è dibattito, tuttavia, sull’applicabilità al caso del medico che contiene il paziente dell’esimente dell’adempimento di un dovere o di quella, differente, dello stato di necessità (e della legittima difesa). Considerati anche i riflessi che l’accoglimento di ciascuna delle due ricostruzioni implica sul fronte, opposto e speculare, della responsabilità medica per infortuni ed atti auto o etero-lesivi del paziente, va preferito l’orientamento espresso dalla Cassazione nella sentenza sul caso Mastrogiovanni: la contenzione è giustificata solo entro i limiti rigorosi dello stato di necessità. Inoltre, va chiarito che non vi è mai l’obbligo, per il professionista sanitario, di applicare la contenzione al paziente, in quanto essa costituisce solo uno dei mezzi attraverso i quali è possibile garantire la sicurezza sua e degli altri, ed essendo peraltro controproducente rispetto al fine terapeutico, oltreché illegale, ricorrervi fuori dalla stretta emergenza.

SOMMARIO: 1. Il fenomeno della contenzione in ambito sanitario. – 2. Il quadro normativo. – 3. Riflessi in tema di responsabilità penale del professionista sanitario per atti auto-lesivi od etero-lesivi del paziente. – 4. La tesi dell’obbligatorietà della contenzione del malato. – 4.1. Un esempio di applicazione giurisprudenziale. – 4.2. Il principio di causalità argina l’estensione irragionevole della responsabilità del medico. – 5. Critica: applicare mezzi di contenzione non rientra tra i doveri professionali del medico, nemmeno nell’ambito del trattamento sanitario obbligatorio. – 5.1. La sentenza Casu (Trib. Cagliari, sez. Gip, sent. 17 luglio 2012 n. 934). – 5.2. Il consenso del paziente quale fonte e misura dei doveri del professionista sanitario. – 5.3. Il diritto alla libertà e il concetto di «cura». – 6. La contenzione è giustificata solo entro i limiti dello stato di necessità. – 6.1. Il caso Mastrogiovanni. – 6.2. I requisiti dello stato di necessità. – 7. Facoltatività della contenzione.

 

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