Abstract. L’articolo si interroga sulla responsabilità politica e penale dei governanti nel controllo della pandemia da Covid-19 sulla base della ricostruzione del sistema mondiale e nazionale di prevenzione anti-pandemica e dell’esame degli atti normativi adottati dallo Stato e dalle Regioni (con specifico focus su Regione Lombardia) nella fase 1 dell’emergenza. La complessità dell’imputazione colposa di reati contro la persona o l’incolumità pubblica, dovuta a deficit di tipo cognitivo od organizzativo e alla natura discrezionale delle decisioni politiche dei soggetti istituzionali, suggerisce la massima cautela nell’intraprendere la strada della giustizia penale per sindacare loro eventuali responsabilità.
Questo articolo è stato sottoposto in forma anonima alla valutazione di due revisori esperti, con esito favorevole.
SOMMARIO: 1. Ipotesi di ricerca. – 2. Allarme pandemia – 3. Strategia di prevenzione anti-pandemica della Sanità pubblica internazionale. – 3.1. Il sistema dell’Oms di sorveglianza, allerta e risposta epidemiologica. – 3.2. L’implementazione del sistema dell’Oms tramite i Piani nazionali di preparazione e risposta alla pandemia. – 4. Strategie di prevenzione anti-pandemica della Sanità pubblica statale. – 4.1. Obsolescenza dei piani anti-pandemici e discrasie nella valutazione del rischio tra Stato e Regione Lombardia. – 5. Cronaca di un’epidemia. – 5.1. Una tardiva preparazione al contenimento del virus. – 5.2. Una strategia di mitigazione della pandemia orientata al modello di gestione delle calamità naturali. – 5.3. La reazione tardiva e affannosa di Regione Lombardia – 6. Riflessioni conclusive. Quale responsabilità dei governanti?
Per leggere l’Articolo, clicca su “apri allegato”.