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02.09.2020
Maria Rosaria Donnarumma

Destra e sinistra: una diade ancora attuale?

Fascicolo 9/2020

Abstract. La diade “destra e sinistra” in politica, nata come metafora spaziale, si è rapidamente affermata come dicotomica differenziazione tra ideologie politiche e metodi di attuazione. Ciò almeno fino alla caduta del Muro di Berlino nel 1989.
La crisi delle ideologie con la conseguente involuzione dei partiti, la globalizzazione ed il prevalere dello spirito mercantilistico hanno portato al progressivo “svuotamento” della politica, in una lotta spasmodica per la sopravvivenza e la gestione del potere. Onde l’anacronismo, secondo alcuni, della diade, confermato dall’apparire sulla scena politica di movimenti che amano qualificarsi “né di destra, né di sinistra”.
Norberto Bobbio, nel suo celebre libro “Destra e sinistra”, sostiene la perdurante attualità della diade, constatando come il riferimento ad essa permanga nel linguaggio politico e comune, e sottolineando il carattere relativo e storico dei due concetti espressi dalla diade. Inoltre egli difende la dicotomia “eguaglianza/diseguaglianza”, da lui adottata per identificare le due categorie politiche, precisando altresì che “eguaglianza” della sinistra non è da intendersi come “egualitarismo”.
Nel condividere la lezione di Bobbio e nell’auspicio che si esca dal letargo con un’idea alta di politica, si suggerisce, in alternativa o ad integrazione del criterio individuato da Bobbio per distinguere la destra dalla sinistra, la dicotomia “logica del profitto/giustizia sociale”.

SOMMARIO: 1. Introduzione. – 2. La crisi delle ideologie, l’involuzione dei partiti, la lettura critica della diade. – 3. La diade nella ricostruzione di Norberto Bobbio e la confutazione delle critiche. – 4. Considerazioni conclusive. La perdurante attualità della diade.

 

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