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04.12.2019
Fabio Basile

Ti odio, “in nome di Dio”. L’incriminazione dell’odio e della discriminazione (in particolare, per motivi religiosi) nella legislazione italiana

Fascicolo 12/2019

Pubblichiamo qui, per gentile concessione editoriale, il presente contributo originariamente apparso sulla rivista Il Diritto Ecclesiastico – Rivista Trimestrale, Anno CXXIX,  1-2, gennaio-giugno 2018, pp. 73 ss.

 

SOMMARIO: 1. Premessa. – 2. La XII Disposizione transitoria e finale della Costituzione e la legge Scelba del 1952. – 3. La legge 13 ottobre 1975, n. 654. – 3.1. Il delitto di propaganda di idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico. – 3.2. Il delitto di istigazione alla discriminazione, o di compimento di atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi. – 3.3. Il delitto di istigazione a commettere, o di commissione di violenza o di atti di provocazione alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi. – 3.4. Il divieto di organizzazioni aventi tra i propri scopi l’incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi. – 4. La legge Mancino del 1993. – 5. L’incriminazione del negazionismo (legge n. 115 del 2016). – 6. I delitti contro il sentimento religioso incriminano (anche) l’odio religioso? – 7. Chiusa.

 

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