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15.07.2020
Redazione

La confessione di un finanziere ladrone

«La legge è come una ragnatela; va bene per le mosche e gli insetti più piccoli, per così dire, ma si lascia perforare da grossi calabroni».

Quando le astruserie della legge mi intralciavano, sono sempre riuscito a sbarazzarmene con la massima facilità

Daniel Drew: Finanziere americano, uno dei cosiddetti robber-barons (da E. Sutherland, White Collar Crime: The Uncut Version, Yale University Press, 1983, p. 67)

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Le contraddizioni del capitalismo, l’anomia, le tensioni e le strutture di opportunità (lecite e illecite), la scelta razionale, il controllo sociale, la cultura aziendale, e perfino la natura umana, costituiscono i principali ambiti teorici presi i considerazione per dare ragione dei crimini dei potenti

A. Cottino, Disonesto ma non criminale. La giustizia e i privilegi dei potenti, Carocci, 2005, p. 33

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