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29.07.2020
Redazione

Quando è il sistema a generare mostri (sul caso di Piacenza)

Lo scandalo della caserma di Piacenza ci lascia tutti sbigottiti. Sono criminali, certo, non carabinieri, che anzi infangano la gloriosa Arma […]

Lo Stato nasce per pacificare la società e lo fa monopolizzando la violenza, non negandola. […] A tal proposito, il sociologo Max Weber parla di “monopolio della violenza legittima”. La violenza umana, incanalata nei binari del diritto – lo ius deve essere iussum, cioè comando, ma anche iustum, cioè giusto -, riaffiora carsicamente nella nostra storia […].

Anche all’interno delle democrazie, non è raro che i tutori dell’ordine trascendano l’uso legittimo della violenza.

Nel 1971, il professor Philip Zimbardo, con l’esperimento carcerario dell’Università di Stanford […], dimostrò incontrovertibilmente una verità scomoda […]. Anche “un buon padre di famiglia” poteva diventare un mostro in un particolare contesto

Gli esperimenti […] hanno fatto luce sul “cuore di tenebra” che alberga nell’uomo e che si può riscatenare in particolari condizioni. Proprio quelle del contesto burocratico e routinario di una caserma.

Per questo, anche se i malvagi sono “poche mele marce”, c’è un problema sistemico e che in democrazia dovrebbe essere affrontato sistemicamente […].

In democrazia, ogni potere deve essere limitato e controllato. Perché, come diceva Lord Acton, il potere corrompe e si corrompe. Sempre

Da A. Bruscino, Stato e violenza. Il caso Piacenza, il test di Stanford e il potere che (si) corrompe, in HuffPost, 24 luglio 2020

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