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03.02.2021
Alessandro Rudelli - Emanuela Abbatecola - Angela Condello

Lingua del diritto e linguaggi di genere – pt. 2

Il diritto come metalinguaggio

Fascicolo 2/2021

Nello sviluppo del lavoro di ricerca ed analisi transdisciplinare che sta prendendo forma all’interno di DPU con il cantiere sulla “Crisi del linguaggio penalistico e giudice creatore di diritto“, sabato 5 settembre u.s. si è svolta sulla piattaforma Zoom una conversazione tra Emanuela Abbatecola (sociologa nei “gender studies”) e Angela Condello (filosofa del diritto) coordinata da Alessandro Rudelli, sul tema “Lingua del diritto e linguaggi di genere”.

Il confronto ha inteso aprire spazi di approfondimento critico per rintracciare i segni della connotazione di genere veicolati dal discorso giuridico, in una dimensione nella quale si manifesta evidentemente l’esercizio del potere.

In questa seconda parte della conversazione, che fa seguito alla precedente “Le parole non sono neutre: il maschile e il femminile nella lingua”, si toccano alcune caratteristiche di funzionamento del diritto inteso come metalinguaggio che da una parte riflette gli eventi del mondo e dall’altra costruisce il proprio ordine come comando.

In tale teatro prende forma anche la costruzione sociale del genere, che non è da confondersi con i caratteri sessuali dell’individuo.

Guarda il video della seconda parte della conversazione con Emanuela Abbatecola e Angela Condello

Scarica qui la trascrizione

Guarda i precedenti capitoli della conversazione:

cap. 1 “Le parole non sono neutre: il maschile e il femminile nella lingua

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ISSN 2612-677X (sito web)
ISSN 2704-6516 (rivista)